giovedì 3 giugno 2010

L'Italia dice 'no' a inchiesta internazionale



L'Italia dice 'no' a inchiesta internazionale
Il blitz del 31 maggio da parte di militari di Israele contro la flottiglia di pacifisti continua a scuotere i palazzi della diplomazia mondiale. Oggi il Consiglio dei diritti dell'uomo dell'Onu ha adottato a Ginevra una risoluzione che chiede una "missione di inchiesta internazionale". La risoluzione, però, non è stata approvata dall'unanimità dei Paesi membri: ci sono stati 32 sì, 3 no e 9 astensioni. Uno dei tre voti contrari è stato espresso proprio dall'Italia, che si è associata al parere negativo di Usa e Olanda. La scelta di Roma non è stata condivisa da l'Idv. Intanto oggi sono stati rilasciati tutti gli attivisti. Tra questi i sei italiani, che in serata sono partiti dall'aeroporto di Tel Aviv, diretti verso la Turchia. Una partenza ritardata, come riferisce la Farnesina, dopo "alcune difficoltà per l'imbarco di feriti, soprattutto turchi". Ad Ankara sono già atterrati un primo aereo ambulanza con due dei feriti - un cittadino turco e un irlandese - e, qualche ora più tardi, altri due voli turchi con a bordo 17 feriti.

Farnesina: "Israele capace di inchiesta credibile". L'Italia ha votato contro il testo di risoluzione approvato dal Consiglio dell'Onu per i diritti umani perché ritiene Israele "uno Stato democratico e perfettamente in grado di condurre un'inchiesta credibile e indipendente, il che non significa necessariamente internazionale". A puntualizzarlo è stato il portavoce della Farnesina, Maurizio Massari, il quale ha spiegato che il ministro degli Esteri Franco Frattini è stato uno dei primi a chiedere che vi fosse un'inchiesta credibile e democratica per accertare i fatti. L'Italia, in tal senso, condivide pienamente il testo della dichiarazione approvato ieri mattina dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, in cui si chiedeva un'inchiesta "rapida, imparziale, credibile e trasparente". L'Europa politica ha votato in ordine sparso. Fra i paesi Ue attualmente membri del Consiglio, nessun altro ha votato no. Tuttavia Belgio, Ungheria, Slovacchia, Regno Unito e Francia si sono astenuti.

Manca il consenso unanime. La Francia, da parte sua, ha lamentato l'assenza di un consenso unanime come in sede di Consiglio di sicurezza a New York. "Avremmo voluto che il Consiglio dei diritti umani come il Consiglio di sicurezza si pronunciasse unanimemente in tali circostanze", ha sottolineato l'ambasciatore francese, Jean-Baptiste Mattei. Ma, secondo una fonte diplomatica occidentale, "alcuni gruppi sanno che il rapporto di forza è a loro favore e ne hanno approfittato".

Condanna per l'arrembaggio. Invece, i Paesi hanno unanimemente condannato l'arrembaggio israeliano e hanno chiesto la revoca del blocco contro Gaza imposto da Israele dal 2007. Il primo ministro britannico, David Cameron, ha definito 'totalmente inaccettabile' l'episodio e ha aggiunto che è necessario "fare il possibile per far sì che una cosa del genere non accada mai più".

http://www.repubblica.it/esteri/2010/06/02/news/israele_liberati_i_sei_attivisti_italiani_consiglio_onu_approva_risoluzione_italia_dice_no_-4526131/index.html?ref=search

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