sabato 13 marzo 2010

Berlusconi denunciato alla Corte dei diritti dell'uomo


La Fondazione del filantropo americano denuncia alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo la concentrazione dei media nel nostro paese.


La "Justice Initiative" dell'Open Society Institute, la fondazione dell'imprenditore e filantropo George Soros, ha inotrato un ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo contro "il controllo esercitato sull'emittenza televisiva in Italia dal premier Silvio Berlusconi", che, sostiene la denuncia, "è contrario agli standard democratici europei". Lo rivela l'agenzia di stampa Apcom.

La fondazione, il cui obiettivo è promuovere la democratica e i diritti umani, ricorda in una nota la vicenda di "Centro Europa 7 s.r.l.", la rete televisiva che, pur avendo vinto una concessione nel 1999, "per 10 anni si è vista negare l'accesso alle frequenze" per poter trasmettere su scala nazionale. "Questo caso - osserva il direttore dell'Open Society Justice Initiative, James Goldstone - mette in luce il fallimento dei governi italiani nell'affrontare il doppio problema del controllo della concentrazione e del conflitto d'interessi nell'emittenza Tv".

La situazione italiana, prosegue Goldstone, "è inaccettabile per una democrazia, e noi facciamo appello alla Corte europea affinché sostenga il princìpio del pluralismo dei media". L'Italia, si sottolinea, "ha il più alto tasso di concentrazione della proprietà delle televisioni in Europa" e la mancanza di diversità ostacola il dibattito e limita l'accesso del pubblico all'informazione e all'analisi critica".

La nota ricorda infine che nel 2004 sia il Consiglio d'Europa che il Parlamento europeo condannarono il conflitto d'interessi di Berlusconi. Eppure, osserva Goldsmith, "la situazione persiste", e l'attuale governo è stato "accusato ripetutamente di interferenze nelle scelte editoriali della Rai". La "Justice Initiative" ha presentato il ricorso alla Corte di Strasburgo "in qualità di parte terza indipendente e nell'interersse pubblico", conclude la nota.

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=197&ID_articolo=1410&ID_sezione=404&sezione=

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